Il Festival Internazionale Maria Callas giunge quest'anno alla sua sesta edizione, e, confermando collaborazioni e nuove partnership, guarda con coraggio verso New York nel 2023 per il Centenario della nascita della “Divina”.
Un commosso ricordo del regista Franco Zeffirelli (peraltro dal 2013 Presidente onorario del Festival) attraverso la proiezione di un bel montaggio cinematografico dove all'incipit della sua celebre pellicola “La Traviata “ (1983) le immagini di Violetta sfumavano in quelle in bianco e nero di Maria Callas stringendole quasi in un abbraccio virtuale, introduceva la consueta e sempre raffinata serata dedicata il 2 agosto, data di nascita e di debutto della grande artista in arena, alla consegna del premio ad artisti di fama internazionale.
Quest’anno, dopo Franco Zeffirelli, Maria Chiara, Rolando Panerai, Gianfranco Cecchele e Renato Bruson, l’illustre riconoscimento (che consiste in una pregiata statuetta in bronzo del celebre scultore Albano Poli) è stato consegnato al soprano Raina Kabaivanska.
Ospitata nella nota Sala Casarini (quasi spazio teatrale di per sé) all’interno del celebre ed esclusivo Hotel Due Torri, l'appuntamento si è svolto all’insegna dell’eleganza e della misura, ben calibrando i dovuti ringraziamenti ai numerosissimi sponsor con quelli prettamente artistici e teatrali.
Non è facile infatti avvicinare oggi alla musica eccellenze enogastronomiche (in questo caso Fiuggi Acqua & Terme Fiuggi S.p.A., Cantina Tommasi, Miozzi Pasticcerie e VenetoValpolicella DOP) senza togliere a qualcuno qualcosa e senza dare l’impressione che almeno uno dei due aspetti non risulti ben sottolineato. In questo caso il difficile equilibrio è stato raggiunto, grazie ad un accostamento che potenziava entrambe le valenze, innestandole in un discorso semplice ma professionalmente impostato e, proprio per questo, vincente.
Maestro di cerimonie Massimo Coserini, che ben introduceva l'evento, salutando il pubblico in sala e lasciando poi la parola e la scena a Nicola Guerini, direttore d'orchestra ed ideatore e promotore del Festival e, naturalmente, alla celebre artista.
Nessuna impostazione di maniera, nessun imbarazzo. La serata è partita con immediatezza e la Sig.ra Kabaivanska si è rivelata ospite arguta, vivace e spiritosa, ricordando i suoi 55 anni di carriera ed i suoi trascorsi in Arena, deliziando brillantemente il pubblico con la sua grande e carismatica comunicativa.
Così i ricordi e gli aneddoti si avvicendavano gustosi e freschi, lasciando trapelare la grande passione di un'artista che non celava la commozione, ricordando la sua Maestra, Zita Fumagalli Riva, che preparava il risottino alla milanese per i suoi allievi e che per loro viveva. Un modello che sosteneva di voler imitare nel suo ruolo ormai di docente di fama internazionale. Un flusso di parole e di emozioni avvolgeva il pubblico mentre ella ricordava il gran privilegio di esercitare una professione che è come un sogno, dove si possono dimenticare, una volta in scena, le brutture della vita, solo interrotto da due telefonate a sorpresa, della cara amica ed unica agente Adua Pavarotti e della celebre allieva Maria Agresta.
Una passione quella per l'insegnamento (da numerosi anni infatti il soprano si dedica con instancabile passione alla divulgazione dell’opera quale docente del Biennio Superiore di Canto dell’Istituto “Vecchi-Tonelli” di Modena, sua città di residenza, e dell’Accademia Chigiana di Siena, senza contare i numerosi masterclasses in Italia e nel mondo, primo fra tutti l’annuale appuntamento a Sofia) che mostrava anche in quell'occasione, portando con sé e facendo esibire due suoi giovani allievi: il tenore Reinaldo Droz (timbro davvero lucente) ed il soprano Chiara Isotton (attenta sensibilità espressiva) accompagnati al pianoforte da Davide Finotti.
La degustazione che concludeva la serata incorniciava un appuntamento con la cultura che il Comune di Verona, grazie all'attenzione ed all'instancabile operosità del M° Guerini, regala ogni anno alla città; un'occasione per conoscere grandissimi artisti che hanno donato lustro al nostro teatro ed all'Arena in particolare che, parola di Kabaivanska: “...deve tornare a brillare come un tempo, e riempirsi di pubblico!”, e mai augurio può essere più gradito di questo!
Per completezza, ricordiamo tra le collaborazioni del Festival, oltre a quella con OperaClick, quelle con: Warner Classics, che dal 2014 segue le attività con l’ascolto esclusivo delle incisioni di Maria Callas, l’Istituto Luce di Cinecittà per i contributi video (bellissimi quelli presentati al temine dell'evento), il Museo della Radio di Verona per la sua collezione di grammofoni e dischi d’epoca, lo storico Circolo Tullio Serafin, l’Accademia Renato Bruson di Busseto dal 2018, RETE DUE della Radiotelevisione Svizzera italiana. L’evento inoltre si svolge in collaborazione con Fondazione Giorgio Zanotto, con i patrocini della Regione Veneto, della Fondazione Arena di Verona, del Comune di Verona e di Fiuggi Acqua & Terme Fiuggi S.p.a.
La cronaca si riferisce alla cerimonia tenutasi il 2 agosto 2019
Silvia Campana