Rossini definiva L’ Italiana in Algeri “il mio passatempo”, ed al termine della trionfale prèmiere veneziana del 1813 lo stesso compositore, quasi stupito del successo della sua opera, pare esclamasse “Questi (i veneziani, ndr) sono più matti di me”. Stendahl, a sua volta, asserì, a ragione, che la musica dell’ Italiana era “una follia organizzata e completa” e che solo così poteva trovar spiegazione la follia dell’azione scenica. Come dar loro torto? Della suddetta follia nel nuovo...