Violino | Lorenza Borran |
Soprano | Alessandra Rezza |
Orchestra Della Fondazione Toscanini di Parma |
|
Direttore | Massimo Caldi |
Auditorium Niccolò Paganini di Parma |
Parma - La motivazione è raccogliere fondi per una borsa di studio a favore di giovani cantanti partecipanti ai corsi di vocalità verdiana organizzati a Busseto, con il contributo del Fondo Europeo, dalla Fondazione Toscanini di Parma. Sarà intitolata alla memoria di Andrea Borri, Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Parma, grande uomo politico e di cultura parmigiano recentemente scomparso. “Con Borri abbiamo parlato a lungo proprio dei corsi bussetani”, dice Gianni Baratta, Sovrintendente della Toscanini, nel suo intervento di presentazione, “ l’ultima volta che ci siamo visti. Da qui l’idea di ricordarlo fornendo un aiuto supplementare che risulterà utilissimo ai giovani che si trovano agli inizi di questa difficile ma bellissima carriera.” Scopo importante quindi, e altrettanto importante, sia per programma che per realizzazioni, è la serata. Apre l’Orchestra della Toscanini con una scintillante Sinfonia del Barbiere di Siviglia, che il Maestro Massimiliano Caldi rende vivacissima mediante una scapigliata organizzazione dei tempi che sgela subito l’atmosfera, un po’ commossa e un po’ formale creatasi dopo gli interventi commemorativi iniziali. La giovanissima violinista Lorenza Borrani, vent’anni, aspetto angelico e grinta da grande artista, regala poi stupenda voce al tormentato strumento che canta, piange, scherza (per nascondere un dolore?) nel Concerto in mi minore per violino e orchestra op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Bellissimo, sia nei momenti di abbandono lirico che nei movimenti più tesi e drammatici il dialogo con l’orchestra. Applausi scroscianti per entrambi dal pubblico che gremisce l’Auditorium. La seconda parte del concerto ci riporta, doverosamente, visto il tema della serata, e con somma soddisfazione, vista la scaletta del programma, a Giuseppe Verdi. Ricomincia l’Orchestra con la Sinfonia dell’Aroldo e poi, una dietro l’altra senza interruzioni, tranne i convinti applausi del pubblico, “Ecco l’orrido campo” dal Ballo in maschera e “Tacea la notte placida… Di tale amor” dal Trovatore. Canta Alessandra Rezza, vocalità più travolgente che mai, che, non paga, dopo il breve riposo concessole dalla Sinfonia della Norma che interrompe la sua prestazione, ritorna con un rabbioso “Ernani, Ernani ! Involami” portami via dalle grinfie di questo vecchio che parla d’amore mentre io penso a te, e invoca al fine clemenza dal cielo con una accorata e rassegnata “Pace, pace mio Dio” dalla Forza del destino. Finale sublime di una grande e generosa prestazione: non deve essere stato facile e agevole passare con tanta apparente facilità e a questi livelli, da una all’altra di queste quattro impegnative pagine verdiane. Speriamo porti bene ai giovani artisti che la Toscanini premierà.
Patrizia Monteverdi