Pianoforte | Pietro Ceresini |
Direttore | Sebastiano Rolli |
Orchestra Sinfonica UniMI | |
Programma | |
Ludwig van Beethoven |
Coriolano, Ouverture in do minore op. 62 |
Wolfgang Amadeus Mozart |
Concerto per pianoforte n. 23 in la maggiore K 488 |
Franz Joseph Haydn |
Sinfonia n. 94 in sol maggiore "Paukenschlag” Hob. I:94 |
Si è aperta la ventitreesima stagione concertistica dell’Orchestra Sinfonica dell’Università degli Studi di Milano con una serata che ha visto l’Aula Magna dell’ateneo gremita di pubblico affezionato all’ensemble musicale dell’ateneo. Il Presidente dell’Orchestra UNIMI Claudio Toscani ha dato il benvenuto agli appassionati in sala, confermando l’impegno della formazione sinfonica nella divulgazione del repertorio classico-romantico senza rinunciare a un’ormai consolidata esplorazione di composizioni inedite o poco proposte. Novità di quest’anno è la presenza del direttore musicale Sebastiano Rolli, che si è dichiarato felice e onorato di questo importante incarico, mettendo a disposizione esperienza, professionalità ed entusiasmo a servizio del progetto condiviso con l’università di fare cultura attraverso la musica.
La serata si è aperta con l’Ouverture in do minore “Coriolano” op. 62 di Ludwig van Beethoven, una partitura non particolarmente estesa ma caratterizzata da un’intensa carica drammatica. L’orchestra milanese e il suo nuovo direttore si ritrovano subito a confrontarsi con un autore monumentale ma lo fanno senza soggezione e con autorevole disinvoltura. La dimensione della sala favorisce un clima raccolto e una percezione più intima delle sonorità, agevolando l’apprezzamento delle sfumature dinamiche. Sin dalle prime battute si comprende la sintonia tra direttore e orchestrali nel rendere al meglio quel dualismo tra il primo episodio, peculiare per gli accenti sincopati e l’incisività espressiva, e il secondo tema, cantabile, disteso e sentimentale. Una partenza emozionante con una delle pagine più significative del sinfonismo eroico di Beethoven.
Il successivo Concerto per pianoforte n. 23 in la maggiore K 488 di Wolfang Amadeus Mozart vede protagonista al pianoforte Pietro Ceresini. Nell’Allegro del primo movimento, dopo l’elaborata introduzione orchestrale, il solista è subito protagonista in maniera lucida e spigliata, trasmettendo in maniera appassionata quella dimensione intima e raccolta di matrice mozartiana. L’Adagio centrale, dal colore timbrico delicato e soffuso, conferma questa grande sensibilità del suo interprete solista nel dialogo attento e rigoroso con l’organico strumentale, senza porsi mai un passo avanti all’ensemble ma camminando fianco a fianco. L’Allegro assai, che conclude la composizione, delizia gli spettatori con un discorso lieto e rasserenato, che mette in luce le indubbie doti virtuosistiche di Ceresini.
La Sinfonia n. 94 in sol maggiore “Paukenschlag” Hob. I:94 di Franz Joseph Haydn (detta “La sorpresa” dagli anglosassoni e “Con il colpo di timpano” in tedesco, come riportato nel titolo), una tra le dodici cosiddette sinfonie “londinesi” dell’autore, pone in rilievo la grande attenzione e la sensibilità del nuovo direttore musicale nella lettura di un altro grande compositore. Il primo movimento con l’Adagio cantabile che sfocia nel Vivace assai è condotto in maniera ben equilibrata e meticolosa nella cura dei dettagli, senza mai voler far di più di quanto richiesto dalla partitura, così come l’arguto Andante in forma di variazione, con la melodia interrotta dagli interventi improvvisi del tutti orchestrale rafforzati dai colpi di timpano, da cui prende nome la composizione. Il festoso Minuetto con il Trio e il conclusivo Allegro molto confermano la profonda intesa fra strumentisti e direttore e la giusta verve con cui vengono condotte queste geniali pagine haydniane.
Una serata gradevole e intensa ha dato avvio alla stagione dell’Orchestra UNIMI, che si preannuncia ricca e variegata nell’offerta tra repertorio classico e contemporaneo, come sottolineato in precedenza, e che attirerà di certo anche nei prossimi mesi l’esigente pubblico milanese.
La recensione si riferisce al concerto del 22 novembre 2022.
Emanuele Lavizzari