Dido | Nikolina Janevska |
Belinda | Ilaria Vanacore |
Seconda donna e seconda strega | Lara Rotili |
La maga | Candida Guida |
Prima strega e uno spirito | Marta Calcaterrra |
Æneas | Matteo Loi |
Un marinaio | Francesco Scalas |
Direttore | Piergiorgio Del Nunzio |
Regia, scene, costume e coreografie | Isa Traversi |
Assistenti alla regia | Federica Riccieri, Natalia Stnkovic |
Luci | Michele Ambrose |
Asstenti alla scenografia | Maddalena Moretti, Giorgia Ruzzante |
Realizzazione costumi | Francesca Pipi |
Creazione copricapo della cerva | Sasha Nikolaeva |
Danzatrice | Francesca Romano |
Maestro del coro | Fabio Modica |
Orchestra, coro e corpo di ballo del Luglio Musicale Trapanese | |
Nuovo allestimento del Luglio Musicale Trapanese |
Da qualche anno il Luglio Musicale Trapanese non è solo grande repertorio ma anche approfondimento, ricerca, sperimentazione e la proposta di un titolo raffinato quale Dido and Aeneas di Henry Purcell ne è l’ennesima conferma. Per altro, decisamente intelligente, è stata la scelta di eseguire quest’operina – non per valore artistico ma proprio per via della breve durata –, autentico caposaldo del barocco, in un luogo particolarmente adatto per dimensioni ed acustica: lo stupendo Chiostro di San Domenico, location utilizzata con successo anche per le recite di Orphée aux Enfers rappresentate lo scorso 28 e 30 luglio.
L’intimità dello spazio ha consentito l’utilizzo di una compagine orchestrale ridotta ad una decina di elementi – tutti facenti parte dell’Orchestra del Luglio Musicale Trapanese – la quale non ha fatto mancare la necessaria compattezza di suono e ha risposto perfettamente all’agile ed attenta bacchetta di Piergiorgio Del Nunzio, ottimo anche come Maestro al clavicembalo.
Regia scene, costumi e coreografie erano affidate all’esperienza di Isa Traversi la quale, nelle sue note di regia presenti nel programma di sala, ci racconta che: “Didone sarà donna contemporanea, vestirà i panni di un architetto dei nostri giorni che sta costruendo – esule dalla terra natia – una nuova città insieme al suo popolo. La vedremo sin dalla prima scena con elmetto disegni e oggetti simbolo del mestiere…”
Idee registiche, sulla carta interessanti che tuttavia avrebbero necessitato di un maggiore approfondimento. Noi abbiamo visto in scena degli artisti che si sono mossi benissimo, delle coreografie splendide ed efficacissime ma tutto in stile molto classicheggiante e tipico delle opere barocche. Questa impostazione andava a scontrarsi con gli abiti moderni dei cantanti e dei coristi dandoci l’impressione che fosse ancora una prova senza costumi. Come anticipato si è notato il lavoro importante effettuato sui movimenti dei singoli artisti. Di grande impatto emotivo la scena delle streghe - davvero inquietanti - e la morte di Dido la quale, dopo aver appoggiato una lancia a terra e la punta della stessa sul cuore, si uccide lasciandosi andare col peso del corpo e rimanendone trafitta.
Positiva la prova di tutti i cantanti chiamati a cimentarsi nei rispettivi ruoli, a maggior ragione non essendo stati utilizzati strumenti d’epoca e quindi con un diapason decisamente più alto rispetto al periodo di composizione. Un problema quello dell’accordatura delle orchestre che se è sentito per gli autori dell’Ottocento, lo è certamente di più per le opere barocche.
Buona la prova di Nikolina Janevska nel ruolo di Dido: dotata di una bella voce autenticamente mezzosopranile, si è distinta soprattutto per l’intensità dello scavo interpretativo.
Una voce baritonale di apprezzabile timbro emessa con morbidezza affiancate ad una buona presenza scenica, sono le doti che hanno consentito a Matteo Loi di tratteggiare un Aeneas indubbiamente credibile.
Molto bene Ilaria Vanacore la quale, nonostante la leggera indisposizione fatta annunciare prima dell’inizio della recita, si è mostrata perfettamente a suo agio nei panni di Belinda. Di lei abbiamo apprezzato la precisione nelle agilità e l’uniformità di emissione in una parte che ci è parsa davvero congeniale alle sue attuali caratteristiche.
Bravissima la Maga di Candida Guida, in grado di inquietarci scenicamente evidenziando un’incisività vocale perfetta per la resa del personaggio.
Entrambe brave sia vocalmente che scenicamente anche Marta Calcaterra (prima strega e uno Spirito) e Lara Rotili (seconda donna e seconda strega).
Positiva anche la prova di Francesco Scalas nei panni di un marinaio.
Un plauso agli elementi - qui ovviamente in numero ristretto - del Coro del Luglio Musicale Trapenese preparati al solito benissimo da Fabio Modica.
Al termine prolungati applausi da parte di un pubblico che ha dimostrato di aver gradito.
La recensione si riferisce alla recita del 12 agosto 2019.
Danilo Boaretto