Tenore | David Astorga |
Soprano | Marta Torbidoni |
Basso | Mirco Palazzi |
Mezzosoprano | Paola Gardina |
Direttore | Frédéric Chaslin |
Maestro del coro | Giovanni Andreoli |
Archiviate rapidamente le mille criticità che hanno condizionato il recente allestimento di Madama Butterfly, il vero momento di ripartenza volto ad affrancare l’opera a Cagliari dalle sabbie mobili delle misure di contrasto alla pandemia può essere identificato in questa pregevole esecuzione dello Stabat Mater di Rossini: concerto di Pasqua forse superiore, per qualità degli interpreti, alla peraltro apprezzabile versione messa in scena nel non lontano settembre del 2018.
L’esperta bacchetta di Frédéric Chaslin scava tra le pieghe della partitura per regalare una direzione ricca di spunti di interesse (si pensi alla scelta dei tempi adatti per supportare il tenore durante il Cujus animam, o al tonitruante gioco di ottoni che precede l’Inflammatus) e che esalta la prova del coro guidato da Giovanni Andreoli e di un cast caratterizzato da una perfetta combinazione tra cantanti esperti e artisti giovani ma di grande prospettiva.
In questo senso, un plauso merita innanzitutto il tenore David Astorga. Voce lirica molto sonora, timbro gradevole, acuti facili: il re bemolle a conclusione del Cujus animam rappresenta uno dei momenti più emozionanti della serata. Marta Torbidoni regge perfettamente il confronto con il collega: il soprano marchigiano esibisce a sua volta una corda da lirico, ma i do dell’Inflammatus suonano come autentiche sciabolate che rimarcano la sua propensione verso il repertorio più spinto.
Buona la prova di Paola Gardina, mezzosoprano leggero che ha costruito la sua carriera proprio sul repertorio belcantista e mozartiano. Mirco Palazzi conferma di essere uno dei bassi più interessanti della sua generazione, sfoggiando accenti nobilissimi ed autoritari in una splendida esecuzione del Pro peccatis, con la voce proiettata con sicurezza – specie nel passaggio finale “dum emisit spiritum” – sul muro di musica che si eleva dal golfo mistico.
Un concerto di Pasqua perfettamente riuscito, questo Stabat rossiniano: a conferma del fatto che un direttore affidabile e soprattutto una compagnia di canto all’altezza della partitura sono le componenti imprescindibili per ogni tentativo di ripartenza volto ad affrancare il Teatro d’opera dalle sabbie mobili delle misure restrittive.
La recensione si riferisce allo spettacolo trasmesso in diretta streaming il 2 aprile 2021.
Carlo Dore jr.