A poche settimane dalla scomparsa di Bonaldo Giaiotti un altro lutto ha colpito il mondo dell’opera: è infatti scomparso ieri a settantacinque anni Claudio Desderi, a causa dei problemi cardiaci che lo affliggevano da tempo. Figlio d’arte (il padre era il compositore e didatta Ettore Desderi e la madre il soprano Andreina Rissone), studiò dapprima viola e violino al Conservatorio di Firenze per poi dedicarsi al canto, esordendo nel 1969 al Festival di Edimburgo come Gaudenzio ne Il Signor Bruschino di Rossini.
Si dedicò per tutta la sua carriera al repertorio di baritono brillante e buffo nelle opere di Rossini, Donizetti e Mozart (ma arrivando a cantare anche il Falstaff di Verdi) in lunghe collaborazioni artistiche con Claudio Abbado e Riccardo Muti fra gli altri, ma fu molto attivo anche nel repertorio liederistico, con esecuzioni dei cicli di Schubert, Schumann e Brahms. Dopo il ritiro dal canto, si dedicò alla direzione d’orchestra e alla didattica, insegnando presso la Scuola di Musica di Fiesole, l’Accademia del Festival Internazionale di Verbier e nei corsi di Alta Formazione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
Fu anche direttore artistico del Teatro Verdi di Pisa e del Regio di Torino, consulente artistico del Festival Verdi di Parma e sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo. Operaclick preparerà nei prossimi giorni un ricordo più articolato da parte di uno dei nostri redattori che aveva avuto modo di conoscerlo più da vicino.
Domenico Ciccone