Il Teatro alla Scala riprende l’attività con Verdi e Beethoven
diretti da Riccardo Chailly. E poi opere, concerti, balletti, spettacoli
per bambini per più di 60 alzate di sipario fino a dicembre
con la partecipazione di artisti prestigiosi.
Il Teatro alla Scala riprende l’attività con una programmazione che prevede oltre 60 alzate di sipario dall’inizio di settembre all’inizio di dicembre tra opere, balletti, concerti e spettacoli per bambini cui si aggiungono le iniziative culturali e i progetti del Museo. A guidare la rinascita è il Direttore Musicale Riccardo Chailly, che sarà impegnato in Aida e in numerosi concerti con Orchestra e Coro del Teatro alla Scala e con la Filarmonica della Scala, riprendendo il lavoro quotidiano con i musicisti che è il primo tessuto connettivo della vita del Teatro. Il Maestro Zubin Mehta sarà sul podio per La traviata e sei concerti sinfonici.
Agibilità e attività del Teatro restano vincolate allo stato della situazione sanitaria e agli interventi normativi a essa connessi: tutte le attività programmate saranno verificate alla luce di eventuali sviluppi. Fino alla terza settimana del mese di ottobre si considera che siano mantenute le norme di sicurezza attualmente in vigore: le opere saranno eseguite in forma di concerto e saranno osservate le regole di distanziamento in palcoscenico e in sala. Dalla fine di ottobre si prevede invece di poter riprendere la piena attività con esecuzioni in forma scenica e impegno del palcoscenico e delle masse artistiche nella preparazione dell’opera inaugurale.
Nonostante la situazione del tutto inedita e le incognite che ancora ci attendono, siamo felici di avere riunito di nuovo alla Scala alcuni degli artisti più prestigiosi del panorama internazionale in un programma fitto e variato, capace di rispondere al desiderio di ritornare alla Scala che il nostro pubblico ha espresso con evidenza e persino entusiasmo nella ricerca che abbiamo commissionato alla società Makno.
La Messa da Requiem in Duomo
Orchestra e Coro riprenderanno l’attività il 4 settembre con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta dal Maestro Riccardo Chailly nel Duomo di Milano in memoria delle vittime della pandemia. Voci soliste saranno Tamara Wilson, Elīna Garanča, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov, il Coro sarà diretto da Bruno Casoni. La serata, cui saranno invitate le più alte autorità dello Stato, sarà trasmessa da Rai Cultura su Rai 5 e da Arte in diretta televisiva. La Messa sarà replicata il 7 settembre nel Duomo di Bergamo e il 9 settembre in quello di Brescia, tra le città più tragicamente colpite dall’epidemia.
Si ringrazia Intesa Sanpaolo, Partner Principale della Stagione Artistica del Teatro, che ha deciso di essere a fianco del Teatro alla Scala anche in questa occasione di grande valore simbolico.
I concerti
Il rientro nella sala del Piermarini è previsto per il 12 settembre con l’esecuzione della Sinfonia n° 9 di Ludwig van Beethoven diretta da Riccardo Chailly con il Coro preparato da Bruno Casoni e le voci di Krassimira Stoyanova, Ekaterina Gubanova, Michael König, Tomasz Konieczny. La prima serata sarà riservata al personale sanitario grazie al sostegno di Fondazione Bracco; ne seguiranno altre tre aperte al pubblico. Il Maestro riprende con questi concerti il discorso beethoveniano in occasione del 250° anniversario della nascita del compositore, ma lancia anche un messaggio di coesione e speranza al Teatro e alla Città.
Gli appuntamenti sinfonici continuano con il Maestro Zubin Mehta, che il 29 e 30 settembre e 1° ottobre dirigerà la Filarmonica della Scala nei Vier letzte Lieder con il soprano Camilla Nylund e nel poema sinfonico Ein Heldenleben di Richard Strauss. Il 14, 16 e 17 ottobre il Maestro Mehta guiderà invece l’Orchestra, il Coro, il Coro di Voci Bianche dell’Accademia e il contralto Daniela Sindram nella Sinfonia n° 3 di Gustav Mahler.
Anche l’ormai tradizionale appuntamento barocco d’autunno sarà un concerto, diretto dal Maestro Giovanni Antonini con l’Orchestra del Teatro su strumenti storici e la partecipazione dei tre controtenori Max Emanuel Cencic, Christophe Dumaux e Carlo Vistoli il 21, 22 e 24 novembre.
Tutti i concerti sono previsti senza intervallo per diminuire le occasioni di contatto interpersonale.
L’opera
Il primo titolo d’opera sarà La traviata in forma di concerto, diretta per cinque rappresentazioni a partire dal 15 settembre dal Maestro Zubin Mehta, che avrebbe dovuto salire sul podio nel corso della tournée in Giappone. Gli interpreti delle parti principali saranno Marina Rebeka, Atalla Ayan e Leo Nucci. È la prima volta che il Maestro Mehta dirige questo titolo alla Scala, dove ha debuttato nel 1978.
Dal 6 ottobre, per cinque rappresentazioni, il Maestro Riccardo Chailly dirigerà Aida in forma di concerto. Motivo di particolare interesse, oltre a un cast prestigioso formato da Saioa Hernández, Anita Rachvelishvili, Francesco Meli e Luca Salsi, è la versione adottata, che presenta per la prima volta la versione inedita dell’inizio dell’Atto III ritrovata a Sant’Agata e da poco disponibile agli studiosi. Si tratta di oltre 100 battute per un totale di otto minuti di musica che includono una versione che si credeva perduta del coro dei sacerdoti, più tardi rielaborata proprio nel Requiem. Una delle più importanti riscoperte verdiane degli ultimi anni giunge alla prova dell’esecuzione, offrendo al pubblico una rara occasione di approfondimento della storia di uno dei grandi titoli del repertorio.
Il terzo titolo operistico è La bohème, che si prevede in forma scenica per sei rappresentazioni a partire dal 4 novembre nel classico allestimento di Franco Zeffirelli del 1963. Dirige Paolo Carignani e in scena si alternano due importanti cast che schierano Marina Rebeka e Angel Blue come Mimì, Giorgio Berrugi e Charles Castronovo come Rodolfo, Aida Garifullina e Federica Guida come Musetta, George Petean e Simone Piazzola come Marcello, Giulio Mastrototaro e Mattia Olivieri come Schaunard.
Il balletto
Il Corpo di Ballo riprende l’attività con un Gala replicato per quattro serate a partire dal 23 settembre. Parteciperanno le nostre étoiles Svetlana Zakharova e Roberto Bolle - che riporterà in scena sul mitico tavolo rotondo il balletto-icona di Béjart sul Boléro di Ravel -, Alessandra Ferri, ospite speciale nel Teatro a cui ha legato indissolubilmente il suo nome, e gli artisti del Balletto scaligero impegnati in ‘a solo’ o ‘passi a due’ - nel caso di artisti congiunti anche fuori dal palcoscenico - in un programma pensato nel rispetto delle regole di distanziamento. Sul podio il Maestro David Coleman.
Dal 29 ottobre prevediamo invece di rappresentare il balletto Giselle in forma scenica nella versione di Yvette Chauviré della coreografia di Coralli-Perrot e con le classiche scenografie e costumi di Aleksandr Benois, con il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e David Coleman sul podio.
La Stagione dei Recital di Canto e i concerti straordinari
La Stagione dei Recital di canto riprenderà il 4 ottobre con Erwin Schrott, cui seguiranno Marina Rebeka il 20 ottobre (entrambi saranno accompagnati da Giulio Zappa), Sabine Devieilhe il 19 novembre con Alexandre Tharaud e, in apertura della Stagione di Recital 2020/2021, Simon Keenlyside il 3 dicembre accompagnato da Malcolm Martineau. Si conferma la presenza di Allianz, Main Partner del Ciclo da tre stagioni.
Tre importanti concerti di canto straordinari vedono tornare alla Scala altre tre grandi voci.
Il 22 ottobre Jonas Kaufmann, accompagnato al pianoforte da Helmut Deutsch. Il 15 novembre Anna Netrebko, che insieme a Elena Maximova sarà accompagnata dal pianista Malcolm Martineau e dal violinista Giovanni Andrea Zanon. Il 30 novembre appuntamento con Plácido Domingo e l’Orchestra dell’Accademia, con un particolare impegno di Fondazione Bracco.
Il pianoforte
La stagione d’autunno è arricchita da due appuntamenti pianistici di grande rilievo uniti dal programma beethoveniano. Maurizio Pollini recupera il concerto già previsto eseguendo le ultime Sonate il 27 settembre. Daniel Barenboim chiude gli appuntamenti della Stagione 2019/2020 il 5 dicembre con l’esecuzione delle Variazioni Diabelli; il Maestro ha voluto rinunciare al suo cachet in sostegno al Teatro.
Gli spettacoli per i bambini
Riprendono anche gli spettacoli per i più giovani, con sei rappresentazioni de La Cenerentola per i bambini dirette da Pietro Mianiti a partire dal 7 novembre e la serie dei concerti da camera per le famiglie con i Cameristi della Scala l’11 e gli Archi della Scala il 25 ottobre. Si conferma il sostegno al progetto da parte di BMW, Main Partner, Italmobiliare e Fondazione Banca del Monte di Lombardia.
Inoltre, il 22 novembre si terrà il concerto conclusivo della prima edizione del progetto “La Scala fa Scuola. Un Coro in Città”, iniziativa didattica promossa in collaborazione con Fondazione TIM, che ha portato alla creazione di cori di voci bianche nelle scuole primarie milanesi.
Il concerto istituzionale dell’Accademia
Il 24 ottobre saranno protagonisti gli allievi dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala nel concerto istituzionale che rappresenta uno dei momenti più attesi del loro percorso di formazione. Saranno accompagnati dall’Orchestra dell’Accademia diretta da Pietro Mianiti. Mai come quest’anno l’appuntamento è vissuto dai ragazzi con trepidazione e coraggio allo stesso tempo, dopo mesi difficili in cui sono stati capaci di adottare una nuova modalità di apprendimento. Il programma del concerto prevede arie e brani d’insieme tratti da opere di Bellini, Cimarosa, Donizetti, Rossini, Bizet, Verdi, Ponchielli, Saint-Saëns.
Le istituzioni ospiti
La Filarmonica della Scala – che riprenderà la sua attività con il “Concerto per l’Italia” diretto da Riccardo Chailly in Piazza del Duomo il 13 settembre, con la partecipazione del violinista Maxim Vengerov – terrà in autunno al Teatro alla Scala un ciclo di concerti che prevede sei doppi appuntamenti dal 4 ottobre al 29 novembre; sul podio saliranno Riccardo Chailly, Pablo Heras-Casado, Fabio Luisi, Myung-Whun Chung, Leonidas Kavakos e Marc Albrecht.
Il Teatro alla Scala tornerà ospitare anche i tradizionali concerti dell’Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi - che il 20 settembre eseguirà musiche di Mahler e Janáček con Claus Peter Flor e il soprano Petra Lang - e di Milano Musica - che il 18 ottobre presenterà un recital pianistico di Mariangela Vacatello e il 16 novembre un concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Tito Ceccherini con Maurizio Baglini al pianoforte; in entrambi in concerti di Milano Musica saranno proposte diverse prime esecuzioni assolute.
Informazioni di biglietteria
Dopo la pausa estiva è prevista l’apertura delle vendite per gli spettacoli dal 14 settembre al 20 ottobre, con sala a capienza ridotta, e successivamente per gli altri spettacoli dal 22 ottobre al 5 dicembre.
Nello specifico, dal 20 agosto inizieranno le prelazioni per gli abbonati e dal 27 agosto anche per agli acquirenti dei biglietti degli spettacoli annullati a causa dell’emergenza sanitaria; dal 3 settembre avrà inizio la libera vendita.
La disposizione dei posti in vendita e la capienza della sala, che conta attualmente circa 740 posti, sono state adattate alla normativa vigente per il contenimento del contagio.
Tutte le informazioni sul calendario e le modalità di acquisto sono consultabili sul sito www.teatroallascala.org e sul numero di settembre-novembre di La Scala Magazine.
I CONCERTI DI RIAPERTURA
4 settembre 2020 ~ Duomo di Milano
7 settembre 2020 ~ Duomo di Bergamo
9 settembre 2020 ~ Duomo di Brescia
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Direttore Riccardo Chailly
Giuseppe Verdi
Messa da Requiem
per soli, coro e orchestra
Tamara Wilson, soprano
Elīna Garanča, mezzosoprano
Franceso Meli, tenore
Ildar Abdrazakov, basso
Maestro del Coro Bruno Casoni
La musica riprende nei luoghi simbolo della Città e della Regione: il 4 settembre Riccardo Chailly dirige la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi nel Duomo di Milano con l’Orchestra del Teatro alla Scala, il Coro preparato da Bruno Casoni e i solisti Tamara Wilson, Elīna Garanča, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov in una serata riservata ai familiari delle vittime e trasmessa in diretta televisiva da RaiCultura su Rai5 e da Arte. Un momento di raccoglimento spirituale dell’intera comunità cittadina in memoria delle sofferenze della pandemia, realizzato grazie alla collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo. Nei giorni successivi il Requiem risuonerà sotto le volte della Cattedrale di Sant’Alessandro a Bergamo e nel Duomo vecchio di Brescia.
Il quartetto vocale riporta a Milano quattro voci di valore assoluto: il soprano Tamara Wilson, richiesta dai maggiori teatri europei, ha già impressionato il pubblico nel Requiem diretto da Riccardo Chailly nel 2018; anche Elīna Garanča, che alla Scala è stata Carmen, ha cantato la Messa nel 2012 con Daniel Barenboim nel 2012 e con Chailly nel 2014. Francesco Meli torna con i complessi scaligeri a Verdi, di cui ha già cantato sei titoli al Piermarini, e Ildar Abdrazakov ritrova il pubblico milanese dopo il trionfo come protagonista di Attila il 7 dicembre 2018.
«Quando il Sovrintendente del Teatro alla Scala, Dominique Meyer, il Maestro Riccardo Chailly, e con loro il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, hanno manifestato la volontà di organizzare un grande momento di ascolto e di meditazione su ciò che abbiamo vissuto in questi mesi, l’idea del Requiem verdiano in Duomo ha preso subito forma. Grazie al concorso della Veneranda Fabbrica guidata dal Presidente Fedele Confalonieri e alla disponibilità del Capitolo Metropolitano, la casa dei milanesi - il Duomo appunto - si fa luogo di suffragio e di riflessione sull’esperienza collettiva della pandemia (dal greco pandemos, “tutta la popolazione”). Il fatto che questa esecuzione, che avrà le sue repliche a Bergamo e a Brescia, sia trasmessa in diretta a livello nazionale, è un motivo in più per dimostrare come Milano e la Lombardia non siano solo il centro della diffusione del virus in Italia, ma anche il centro morale di tutta la nazione che solidalmente affronta i problemi sociali ed economici, religiosi e civili, legati alla pandemia» - è la riflessione di Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano.
Si ringrazia Intesa Sanpaolo, Partner Principale della Stagione Artistica del Teatro, che sarà a fianco del Teatro alla Scala in questa occasione di grande valore simbolico.
Si ringrazia la Fondazione Milano per la Scala e la Signora Aline Foriel-Destezet.
RAI E SCALA IN DIRETTA DAL DUOMO DI MILANO
Con Rai Cultura il 4 settembre in prima serata su Rai5
Ancora insieme come nel tempo del lockdown. Dopo i due mesi di programmazione straordinaria su Rai5 dedicata al grande repertorio scaligero, Rai e Scala sono ancora insieme dal vivo nel grande concerto di riapertura in programma al Duomo di Milano il 4 settembre alle ore 20, trasmesso da Rai Cultura in diretta/differita su Rai5.
Protagonista il Direttore Musicale del Teatro Riccardo Chailly, che propone una pagina altamente simbolica come la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, dedicata anche alla memoria delle vittime del covid. Accanto a lui un quartetto di grandi voci come quelle del soprano Tamara Wilson, del mezzosoprano Elīna Garanča, del tenore Francesco Meli e del basso Ildar Abdrazakov.
Un'inedita collaborazione per il servizio pubblico e il grande Teatro milanese, che raramente si ritrovano al fuori delle mura del Piermarini, in uno spazio come quello della Cattedrale dell'Arcidiocesi di Milano: la chiesa più grande d'Italia. Particolare attenzione sarà dedicata, proprio per l'unicità della "scenografia", alla ripresa video che, come per la “Prima diffusa” del 7 dicembre, sarà messa a disposizione delle parrocchie del territorio, che potranno trasmetterla su maxischermi.
12 settembre 2020 (riservato al personale sanitario)
14, 16, 17 settembre 2020
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Direttore Riccardo Chailly
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 9 in re min. op. 125
per soli, coro e orchestra
Krassimira Stoyanova, soprano
Ekaterina Gubanova, mezzosoprano
Michael König, tenore
Tomasz Konieczny, basso
Maestro del Coro Bruno Casoni
Dopo il raccoglimento con il Requiem nelle tre cattedrali lombarde, per il ritorno nella Sala del Piermarini Riccardo Chailly sceglie di riunire nuovamente Orchestra e Coro sulle note della Nona Sinfonia di Beethoven, messaggio di fiducia nel futuro e nell’unione tra gli uomini. Il primo concerto, il 12 settembre, vede per la prima volta i musicisti scaligeri riuniti a pieni ranghi nel loro Teatro ed è un atto di gratitudine verso il personale sanitario che nel corso di questi mesi si è prodigato e ancora si prodiga per affrontare una situazione eccezionale. Alla prima serata, riservata a medici e infermieri, ne seguiranno altre tre aperte al pubblico, che dopo molti mesi potrà riascoltare Orchestra e Coro scaligeri nella sala del Piermarini.
Per questo grande concerto di riapertura che riprende le celebrazioni per il 150° anniversario della nascita di Beethoven si riunisce un illustre quartetto di solisti. Krassimira Stoyanova, che nei mesi del lockdown è rimasta vicina alla Scala partecipando all’incisione a distanza del finale di Simon Boccanegra, torna nella sala dove è stata applaudita in un repertorio che spazia dalla Marschallin del Rosenkavalier a Ariadne, Aida e Elisabetta in Don Carlo. Egualmente versatile Ekaterina Gubanova, che alla Scala è stata Fricka in Die Walküre ma anche Eboli e Amneris oltre che mezzosoprano nella Messa da Requiem diretta da Riccardo Chailly. Il tenore è Michael König, che abbiamo ascoltato come Max in Der Freischütz e Bacchus in Ariadne auf Naxos, e il basso è Tomasz Konieczny che alla Scala ha partecipato a produzioni di Don Giovanni e Fierrabras.
Si ringrazia Fondazione Bracco che sarà presente in occasione della riapertura del Teatro alla Scala con il Concerto riservato al personale sanitario del 12 settembre.
OPERA E BALLETTO
15, 18, 22, 25, 28 settembre 2020
Giuseppe Verdi
La traviata
Direttore Zubin Mehta
In forma di concerto
Personaggi e interpreti
Violetta Valéry Marina Rebeka
Flora Bervoix Chiara Isotton
Annina Francesca Pia Vitale*
Alfredo Germont Atalla Ayan
Giorgio Germont Leo Nucci
Gastone Carlo Bosi
Barone Douphol Fabrizio Beggi
Marchese d’Obigny Costantino Finucci
Dottor Grenvil Alessandro Spina
Giuseppe Brayan Avila Martinez *
Commissionario/Domestico Ernesto Panariello
*Allievi Solisti Accademia Teatro alla Scala
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Maestro del Coro Bruno Casoni
Anche in campo operistico, la Scala ricomincia dai titoli più identificativi della sua storia. Tosca diretta da Riccardo Chailly nell’allestimento di Davide Livermore e La traviata diretta da Zubin Mehta nello spettacolo storico di Liliana Cavani avrebbero dovuto segnare il grande ritorno del Teatro alla Scala in Giappone in settembre. Dopo l’annullamento della tournée a causa della pandemia, La traviata apre il cartellone operistico d’autunno in forma di concerto a Milano, con una dedica particolare di Zubin Mehta. “Sono ben consapevole - scrive il Maestro - di quanto siano stati terribili i momenti che tutti a Milano e alla Scala hanno passato negli ultimi mesi e sono molto felice che i miei colleghi abbiano il coraggio e la forza di riaprire questo meraviglioso Teatro per permettere a tutti di tornare ad ascoltare splendida musica. In questa difficile situazione auguro al nuovo Sovrintendente Dominique Meyer tutto il meglio e tanto successo”. All’attesa per la direzione del Maestro Mehta si aggiunge il prestigio di un cast importante, a cominciare dalla protagonista, Marina Rebeka, che è oggi tra le voci di soprano più richieste dai teatri di tutto il modo: ha cantato la parte di Violetta tra l’altro alla Wiener Staatsoper, al Metropolitan di New York e all’Opéra di Parigi prima di interpretarla alla Scala. Accanto a lei Alfredo è Atalla Ayan, che alla Scala è stato Nemorino con la direzione di Fabio Luisi nel 2015 ed è tra i più apprezzati interpreti della parte nei teatri di tutto il mondo: nei primi mesi del 2021 la canterà al Metropolitan di New York, alla Staatsoper di Amburgo e alla Semperoper di Dresda. Nella stagione della ripartenza scaligera non poteva mancare Leo Nucci, che è stato tra i volti e le voci più identificative degli ultimi decenni di storia scaligera: come Germont lo ricordiamo nel 2007 con Lorin Maazel, nel 2017 con Nello Santi e nel 2019 con Myung-Whun Chung.
La recita del 28 settembre sarà riservata alla Promozione Culturale.
6, 9, 12, 15, 19 ottobre 2020
Giuseppe Verdi
Aida
Direttore Riccardo Chailly
In forma di concerto
Personaggi e interpreti
Il Re Roberto Tagliavini
Amneris Anita Rachvelishvili
Aida Saioa Hernández
Radamès Francesco Meli
Ramfis Dario Russo
Amonasro Luca Salsi
Messaggero Francesco Pittari
Sacerdotessa Chiara Isotton
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Maestro del Coro Bruno Casoni
Riccardo Chailly torna a Aida dopo l’inaugurazione della Stagione 2006/2007 con regia, scene e costumi di Franco Zeffirelli. Questa volta non ci saranno ispirazioni pittoriche e scene monumentali, ma un cast stellare che schiera Saioa Hernández, Anita Rachvelishvili, Francesco Meli e Luca Salsi e la possibilità di ascoltare per la prima volta una versione del terzo atto scoperta pochi mesi fa che getta nuova luce sulla genesi dell’opera. Dalle carte del lascito verdiano di Villa Sant’Agata, consultabili dalla primavera 2019 presso l’Archivio di Stato di Parma, è infatti riemersa la versione originaria dell’attacco del terzo atto di Aida - un centinaio di battute, per circa otto minuti di musica -, ancora priva dell’originale attacco strumentale, dell’aria solistica di Aida “O cieli azzurri”, ma soprattutto con un coro a quattro voci ‘alla Palestrina’ di cui Verdi parla in alcune lettere e di cui s’era persa traccia. In origine Verdi aveva voluto differenziare il linguaggio arcaico e solenne dei sacerdoti egizi da quello dei protagonisti assegnandogli una scrittura neo-palestriniana, a cappella e a quattro voci. Dopo l’interruzione dovuta all’assedio di Parigi, e al conseguente mancato invio al Cairo delle scene che erano state commissionate all’Opéra, Verdi riprendendo in mano il lavoro nell’agosto 1871 giudicò che la soluzione ‘alla Palestrina’ non fosse abbastanza caratteristica e la sostituì con il coro unisono esotizzante che conosciamo. Il ritrovamento dei fogli che Verdi tolse dalla partitura rivela ora due cose: la prima è che questo esordio, espunto e messo da parte, era già completato e addirittura in bella copia; la seconda, che si tratta della stessa musica usata per il «Te decet Hymnus» del Requiem composto nel 1874 in memoria di Alessandro Manzoni. In margine a queste constatazioni l’articolo riflette sulla percezione che nell’Italia verdiana si aveva della musica liturgica e sul rapporto tra musica teatrale e musica da chiesa, anche in relazione ai giudizi non sempre concordi sulla partitura della Messa da Requiem.
La recita del 19 ottobre sarà riservata alla Promozione Culturale.
4, 7, 10, 12, 14, 17 novembre 2020
Giacomo Puccini
La bohème
Direttore Paolo Carignani
Regia e scene Franco Zeffirelli
Personaggi e interpreti
Rodolfo Giorgio Berrugi / Charles Castronovo
Schaunard Giulio Mastrototaro / Mattia Olivieri
Benoit Costantino Finucci
Mimì Marina Rebeka / Angel Blue
Marcello George Petean / Simone Piazzola
Colline Alessandro Spina / Fabrizio Beggi
Alcindoro Alfonso Antoniozzi
Musetta Aida Garifullina / Federica Guida
Parpignol Paolo Antonio Nevi*
Sergente dei doganieri Giorgi Lomiseli*
Doganiere Toni Nežić*
Venditore ambulante Brayan Avila Martinez*
*Allievi Solisti Accademia Teatro alla Scala
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Maestro del Coro Bruno Casoni
Il ritorno all’opera in forma scenica dopo la lunga pausa imposta dalle misure di sicurezza è previsto a partire dal 4 novembre con La bohème di Giacomo Puccini nell’allestimento storico di Franco Zeffirelli; sul podio Paolo Carignani e in scena due cast a dividersi le sei rappresentazioni.
Marina Rebeka veste i panni di Mimì a novembre dopo aver sostenuto a settembre la parte di Violetta in forma di concerto, felice ritorno di un’artista straordinaria per sensibilità e sempre puntigliosa preparazione. Con lei si alterna Angel Blue, che proprio con La bohème aveva debuttato alla Scala nell’edizione diretta da Gustavo Dudamel nel 2015 ma nella parte di Musetta. Giorgio Berrugi, che il pubblico ricorda in titoli verdiani come Rigoletto con Dudamel, la Messa da Requiem diretta da Zubin Mehta e Simon Boccanegra diretto da Myung-Whun Chung oltre che nella Fledermaus, divide le recite di Rodolfo con Charles Castronovo, uno dei più eleganti tenori lirici del panorama internazionale, che con questa parte fa il suo debutto in scena alla Scala. Ma tutti i personaggi di questa Bohème hanno voci importanti: come Marcello si ascoltano George Petean, che alla Scala è stato il generale romano Ezio nell’Attila inaugurale della Stagione 2018/2019, e Simone Piazzola, recentemente intervenuto a sostituire l’indisposto Luca Salsi nel primo concerto da camera al Piermarini dopo i mesi di chiusura, ma già ascoltato in Don Carlo e Simon Boccanegra. Schaunard ha le voci di Giulio Mastrototaro, rivelazione del recente Turco in Italia scaligero nella parte di Geronio, e di Mattia Olivieri che questa estate ha entusiasmato nel debutto come Don Giovanni a Macerata. Uno sguardo particolare meritano infine le due interpreti di Musetta: debutta infatti al Piermarini Aida Garifullina, nata a Kazan nel 1987 e cresciuta fino a diventare un’autentica diva all’Opera di Vienna ma anche negli altri grandi teatri europei. Con lei si alterna un’altra debuttante: la giovanissima Federica Guida, vincitrice del Concorso di Portofino del 2019.
Sul podio il direttore e pianista milanese Paolo Carignani, che alla Scala ha debuttato con Alì Babà e i 40 ladroni di Cherubini per il Progetto Accademia e che è accreditato tra i più autorevoli specialisti del repertorio italiano nei grandi teatri europei; tra i suoi prossimi impegni Nabucco e Rigoletto a Vienna, Macbeth ad Amburgo e La traviata a Ginevra.
La recita del 17 novembre sarà riservata alla Promozione Culturale.
23, 24, 26 settembre; 2 ottobre 2020
Gala di Balletto
Omaggio alla danza in occasione della ripresa delle attività di Balletto alla Scala
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
Étoiles
Svetlana Zakharova
Roberto Bolle
Artista ospite
Alessandra Ferri
Direttore
David Coleman
Orchestra del Teatro alla Scala
Occasione per soddisfare il desiderio di danza, di spettacolo e di alta qualità, nello spirito di riunire le eccellenze del balletto, i Gala di Balletto alla Scala sono una tradizione che porta in scena i titoli più amati, i virtuosismi, firme coreografiche e musicali di prim’ordine, in omaggio al pubblico e alla storia del balletto attraverso i suoi protagonisti. E mai come questa volta l’omaggio è davvero profondo e sentito: con queste serate il Balletto della Scala riabbraccia il suo palcoscenico e il suo pubblico dopo tanti mesi e lo fa attraverso un inanellarsi di passi a due e assoli, con i suoi primi ballerini, i solisti e gli artisti del Corpo di Ballo e con le sue étoiles: Svetlana Zakharova e Roberto Bolle - che riporterà in scena sul mitico tavolo rotondo la potente sensualità e la trascinante intensità del balletto-icona di Béjart sul Boléro di Ravel - e con la straordinaria presenza di una artista che alla Scala ha indissolubilmente legato il suo nome: Alessandra Ferri. Quattro serate per un omaggio alla danza, alle emozioni che trasmette, alla profonda e vibrante connessione che si instaura, nel momento unico e irripetibile della performance dal vivo, tra interprete e spettatore, tra musica e movimento, al profondo desiderio di espressione artistica che in questi mesi ha proiettato la Compagnia verso la ripresa delle attività nel suo Teatro.
29, 30 ottobre;
3, 5, 6, 11 (riservata alla Promozione Culturale), 13, 18 novembre 2020
Adolphe Adam
Giselle
Coreografia
Jean Coralli – Jules Perrot
Ripresa coreografica
Yvette Chauviré
Scene e costumi
Aleksandr Benois
rielaborati da Angelo Sala e Cinzia Rosselli
Direttore
David Coleman
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Produzione Teatro alla Scala
Una storia d’amore, tradimento e redenzione, tra gioiose feste contadine e il bianco stuolo di willi, affascinanti quanto spietate: Giselle, balletto romantico per eccellenza, continua a commuovere il pubblico con la sua storia delicata, a coinvolgerlo grazie alla tecnica e alla sensibilità dell’interpretazione dei protagonisti, nel contrasto fra un mondo solare e un regno oscuro e terribile, popolato di spiriti. Giselle e il principe Albrecht sono ruoli paradigmatici nel repertorio classico: i protagonisti, nello sviluppo coreografico, sono chiamati a variare il registro tecnico-espressivo dall’allegria alla disperazione, dalla scanzonata padronanza di sé alla consapevolezza che la vita non ha scopo senza amore. Giselle racchiude tutti gli elementi del balletto romantico, li esalta in una storia universale e in una struttura esemplare della tradizione, arricchito dall’allestimento di Aleksandr Benois che è parte del repertorio scaligero. Il Corpo di Ballo porta di nuovo in scena l’indimenticabile coreografia di Coralli-Perrot nella ripresa di Yvette Chauviré, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come Giselle ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo. La sua versione, per la prima volta alla Scala nel 1950, la vide proprio nel ruolo della sfortunata giovane di campagna che sognava l’amore e amava danzare. Protagonista delle recenti stagioni scaligere e delle tournée internazionali, Giselle viene messa in scena anche come omaggio a Yvette Chauviré, straordinaria artista recentemente scomparsa.
Comunicato Stampa