Giovedì 1 ottobre 2020. il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha organizzato un pomeriggio dedicato alla presentazione di Nabucco di Giuseppe Verdi in scena il 4, 7, 10 e 13 ottobre, invitando esponenti della stampa. Gli intervenuti hanno potuto presenziare alle prove dell’opera in programma quel giorno (terzo e quarto atto completi, incipit del coro del primo atto e secondo atto fino all’ingresso del protagonista).
È seguito l’incontro col sovrintendente Alexander Pereira, il direttore Paolo Carignani, il regista Leo Muscato e tutta la compagnia di canto: Placido Domingo (Nabucco), Fabio Sartori (Ismaele), Alexander Vinogradov (Zaccaria), Maria José Siri (Abigaille), Caterina Piva (Fenena), Alessio Cacciamani (Il Gran Sacerdote di Belo), Alfonso Zambuto (Abdallo), Carmen Buendia (Anna).
Dopo l’introduzione del sovrintendente sono intervenuti i protagonisti, il direttore e il regista. Sono state messe in rilievo le difficoltà causate dalla pandemia, che ha costretto il responsabile della messa in scena ad operare correzioni rispetto al progetto originario. È stato poi ricordato il debutto di Placido Domingo al Maggio Musicale Fiorentino quarantanove anni fa con Turandot diretta da Georges Prêtre, con Luigi Squarzina, regista, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, insieme a Hana Janku (Turandot) e Maria Chiara (Liù). Poi è stato chiesto a Placido Domingo e a Maria José Siri cosa pensavano dei rispettivi personaggi e delle difficoltà incontrate nell’affrontarli. Infine è stato rivelato che Placido Domingo sarà disponibile, nel corso delle recite, a dare consigli a Fabio Sartori, che debutterà a Firenze nell'Otello verdiano a novembre prossimo, con grande riconoscenza da parte di quest’ultimo.
Ulteriori dettagli nel comunicato stampa del Teatro che segue:
Comunicato stampa
Il Nabucco sul palco del Maggio
In scena Plácido Domingo, María José Siri, Fabio Sartori e Alexander Vinogradov
Maestro concertatore e direttore Paolo Carignani
Regia Leo Muscato
Prima rappresentazione domenica 4 ottobre 2020 ore 20
Altre recite: 7, 10 e 13 ottobre ore 20
Teatro del Maggio
Firenze, 1 ottobre 2020. È una carrellata di star della lirica quella che salirà sul palcoscenico del Teatro del Maggio in occasione della messinscena del Nabuccodi Giuseppe Verdi il 4 ottobre alle 20 (altre recite 7, 10 e 13 ottobre alle 20). Plácido Domingo (che mancava dal palcoscenico fiorentinoda 49 anni,quando al Maggio fu Calafin Turandot) María José Siri, Fabio Sartori e Alexander Vinogradov sono i grandi protagonisti che tornano sul palcoscenico fiorentino per questo allestimento del Teatro lirico di Cagliari con la regia di Leo Muscato che vede il maestro Paolo Carignani sul podio.
“Abbiamo un cast straordinario: siamo il centro del mondo della lirica in questi giorni, posso dirlo senza falsa modestia – ha detto il sovrintendente del Maggio Alexander Pereira – Voglio che questo teatro entri nella prima linea dei grandi teatri del mondo e stiamo lavorando in questa direzione. Inoltre – in quest’ultimo periodo – stiamo facendo tutto quello che possiamo per “truffare” un po’ il “signor” Coronaviruse garantire al pubblico degli spettacoli di grande qualità da poter godere in tutta sicurezza”.
“Non mi era mai capitato in tutta la vita di stare per sei mesi lontano dalle scene e sono molto felice di riprendere l’attività da Firenze e dal Teatro del Maggio, un palcoscenico speciale da cui mancavo da 49 anni – ha detto Placido Domingo -. È un ambiente straordinario, e siamo molto tranquilli perché ci viene garantita la possibilità di lavorare in sicurezza. Non si può chiedere di meglio, il Maggio è un’orchestra filarmonica straordinaria e il coro è una delle stelle di questa compagnia”. “Abbiamo tutto, speriamo di avere solo la voce fresca”, ha aggiunto scherzando il tenore.
In epoca Covid-19 un'attenzione particolare va alle misure di sicurezza, a cui il Teatro del Maggio – la prima fondazione lirico-sinfonica italiana ad avere ripreso le attività dal vivo – si è attenuto scrupolosamente disponendo uno speciale test sierologico “lampo” per tutti (non invasivo e che garantisce i risultati in dieci minuti) fornito da Menarini e evitando occasioni di assembramento sia dietro le quinte sia sul palcoscenico. Un'operazione difficile per un'opera corale come il Nabucco, a cui il regista Leo Muscato ha dovuto rimettere mano per adattarla alle nuove contingenze.
“Riprendiamo questo spettacolo per la nona volta – spiega il regista Leo Muscato - la terza qui a Firenze. La recitazione di solisti e coro è stata concepita per conferire all’azione un carattere frenetico e realistico. Ma in questa edizione “d’emergenza” in cui è necessario rispettare le norme di distanziamento sociale fra gli artisti in palcoscenico, siamo costretti a optare per diverse modifiche, a volte sostanziali. Una fra tutte, l’impossibilità, per questioni di igienizzazione, di usare trucco e parrucco e far cambiare costume al coro, che in questa edizione ne potrà indossare solo uno. Ma abbiamo fiducia che la musica di Verdi e l’interpretazione degli straordinari artisti che saliranno sul palcoscenico possano supplire a ogni altra mancanza”.
“Poter fare Nabucco con il coro in scena e con tutta l’orchestra in buca è, in questo periodo storicocosì travagliato, un grande privilegio - ha detto il direttore d’orchestra Paolo Carignani -. Il Teatro del Maggio è l’unico al mondo che ha avuto il coraggio di riprendere l’attività con tanto slancio, garantendo sicurezza a tutti coloroi qualilavorano all’interno del teatro. È una grande sfida e noi siamo intenzionati a vincerla”.
“È un onore per me debuttare nel ruolo di Abigaille e lo è ancora di piùin questo momento così delicato - ha spiegato Maria Josè Siri -. Così come Verdi uscì vittorioso dalla grande crisi artistica che lo affliggeva prima di comporre Nabucco, così noi affronteremo la grande crisi dovuta al Covid19 proponendo al pubblico un Nabucco trionfante”.
La celeberrima opera verdiana ha infatti una genesi tutt'altro che semplice. Quando nel 1841 Giuseppe Verdi incontrò Bartolomeo Merelli, impresario del Teatro alla Scala, non vollesaperne di comporre una nuova opera: eradistrutto dal dolore per la morte dei figli e della moglie e si era convinto di essere un pessimo musicista per il fiasco della sua seconda opera, Un giorno di regno. Merelli riuscìa infilare nella tasca del pastrano di Verdi il libretto per una nuova opera, il Nabuccodonosor, la cui commissione erastata rifiutata da Carl Otto Nicolai. Giunto a casa, Verdi, arrabbiato, gettòvia il libretto con l'intenzione di distruggerlo, ma questo si aprì sui versi del "Va' pensiero": eral'ispirazione che cercava.
Nabucco
Dramma lirico in quattro parti di Temistocle Solera
Musica di Giuseppe Verdi
Edizione: Edwin Kalmus & Co., Inc., Boca Raton, Florida
Allestimento del Teatro Lirico di Cagliari
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Maestro concertatore e direttore Paolo Carignani
Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Maestro del Coro Lorenzo Fratini
Regia Leo Muscato
Scene Tiziano Santi
Costumi Silvia Aymonino
Luci Alessandro Verazzi
Nabucco, re di Babilonia Plácido Domingo
Ismaele, nipote di Sedecia re di Gerusalemme Fabio Sartori
Zaccaria, gran pontefice degli Ebrei Alexander Vinogradov
Abigaille, schiava, creduta figlia primogenita di Nabucco María José Siri
Fenena, figlia di Nabucco Caterina Piva
Il Gran Sacerdote di Belo Alessio Cacciamani
Abdallo, vecchio ufficiale del re di Babilonia Alfonso Zambuto
Anna, sorella di Zaccaria Carmen Buendía
Figuranti speciali Elena Barsotti, Silvia Benvenuto, Camilla Bonacchi, Enrica Gualtieri, Roberto Andrioli, Paolo Arcangeli, Mauro Barbiero, Cristiano Colangelo
Silvano Capecchi