Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
Ahahah! Grandissimo scat!
Comunque stimo che tutti i forumisti siano in preda alla smania furiosa possessiva alberichiana.
Ad esempio il sottoscritto, prima dell’avvento della musica “liquida”, compravo cd a gogo, tale da accumulare 24 edizioni complete del Ring. Vedi tu …
Comunque stimo che tutti i forumisti siano in preda alla smania furiosa possessiva alberichiana.
Ad esempio il sottoscritto, prima dell’avvento della musica “liquida”, compravo cd a gogo, tale da accumulare 24 edizioni complete del Ring. Vedi tu …
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
scusate. Torno sulla questione del tuono. Ho riascoltato la registrazione (disponibile per chiunque la desideri, mi scriva in privato) e mi sembra strano che solo con i timpani sia stato prodotto un suono che assomiglia molto a un vero tuono da temporale. O si sono aggiunti altri strumenti (tipo la macchina del tuono), oppure c'era una registrazione. Altre incisioni non forniscono un suono così elaborato.
Qui il tempo si fa spazio.
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
In partitura è una battuta in 4/4, sul primo quarto Donner schianta il martello che deve produrre un suono determinato (do2), poi gli archi e i fiati fanno una volatina di quintine che si arresta sul primo colpo dei timpani Fa1 lungo in ff( lungo perchè è una minima), poi subito ribattuto con secondo colpo in tremolo, sempre ff, in 4/4 all’inizio della battuta seguente. Wagner indica “a due” e “due timpani”. I timpani sono doppiati da tremolo di sestine in sedicesimi (fa solb) e cromatismi di contrabbassi e violoncelli uniti sempre in ff. Non ho guardato in buca in quel momento e non so dirti se erano due suonatori sulla stessa membrana o due su due diverse caldaie in fa. Il tremolo poi prosegue per qualche battuta in diminuendo e l’ultima battuta prima di cessare Wagner prescrive “a uno”.cavalieredanese ha scritto: ↑09 nov 2024 22:07scusate. Torno sulla questione del tuono. Ho riascoltato la registrazione (disponibile per chiunque la desideri, mi scriva in privato) e mi sembra strano che solo con i timpani sia stato prodotto un suono che assomiglia molto a un vero tuono da temporale. O si sono aggiunti altri strumenti (tipo la macchina del tuono), oppure c'era una registrazione. Altre incisioni non forniscono un suono così elaborato.
In sala comunque non ho avuto la percezione immediata che ci potesse essere aggiunta di macchina del tuono o registrazione, ma che fosse un timpano fatto vibrare con molta forza. La didascalia che Wagner mette sulla parte di Donner che contiene solo pause dopo il colpo di martello fino alle parole “Bruder hieher” dice “un forte lampo fuori esce dalle nuvole e un tuono più forte si sente”, ma non vi è alcuna notazione nè per questo lampo nè per il tuono, nè come sia eventualmente da prodursi dato che è scritto sulla parte di un cantante in pausa.
Verdi nell’ “Otello” sarà più preciso indicando in apposita parte i lampi con relative durate e i tuoni. :-)
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
Bellissimo l’intervento di Scat. Io continuo a riascoltare e riascoltare. In questi ultimi giorni di Rheingold anche quello di Solti e poi quello tragico di Sinopoli (mamma mia che testa anche quando rifugge dal “bello”). Ho sempre paura delle vizzardellate (cioè dell’eccessivo entusiasmo a caldo) che tuttavia per paura che un giorno si estinguano vorrei far dichiarare dall’Unesco, patrimonio dell’umanità.-
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
Il Ring di Solti sarebbe il caso di smitizzarlo un poco, anche perché manca completamente Wotan.
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
Come manca Wotan? Sarà andato via cinque minuti per fare la pipì.-
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
Sono andato oggi all’ultima rappresentazione e posso dire, in sintesi, di aver fatto un grande pomeriggio wagneriano.
Non è stata una rappresentazione “storica” come era Rosenkavalier. Ma per me Wagner sta molto sopra Strauss e qualche imperfezione non mi toglie la gioia di ascoltarlo (sbavature non tracolli).
Sicuramente l’inizio non è promettente: la buca è immersa nel buio ma in sala brusio, schermetti e cellulari tolgono la magia. Il maestro Soddy avrebbe dovuto tenere tutti al buio in silenzio in castigo prima di alzare la bacchetta munita di due led rossi per essere vista al buio dagli orchestrali. L’orchestra poi non è esattamente inappuntabile.
Ma le brutte notizie si fermano quasi qui.
Non è stata una rappresentazione “storica” come era Rosenkavalier. Ma per me Wagner sta molto sopra Strauss e qualche imperfezione non mi toglie la gioia di ascoltarlo (sbavature non tracolli).
Sicuramente l’inizio non è promettente: la buca è immersa nel buio ma in sala brusio, schermetti e cellulari tolgono la magia. Il maestro Soddy avrebbe dovuto tenere tutti al buio in silenzio in castigo prima di alzare la bacchetta munita di due led rossi per essere vista al buio dagli orchestrali. L’orchestra poi non è esattamente inappuntabile.
Ma le brutte notizie si fermano quasi qui.
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
Soddy è un ottimo direttore wagneriano. Inutile seguire il libretto (quasi impossibile dal mio posto), i leitmotive arrivano forte e chiari. Anche quelli nascosti nella tessitura grave sono un pugno nello stomaco, mentre brillano come pizzicotti sulla fronte quelli acuti.
La compagnia è buona, purtroppo Loge non ha voce e Wotan non è la classica lezione di canto a cui ci aveva abituato Volle, ma Olafur/Alberich domina la scena, Wotan l’oscuro.
La regia è un ritorno al mito, un po’ statica ma non disturba.
I momenti più potenti, la Maledizione, la Schiavitù, il Walhalla, la Spada, sono travolgenti. Più fragili gli attimi lirici, dove comunque la violinista di spalla si difende bene.
Ero sopra la buca e posso dire che il tuono era costituito da due suoni distinti: i timpani di fronte a me e il tuono vero e proprio che proveniva dal palcoscenico.
Alla fine tutti in marcia sull’Arcobaleno per un Walhalla che sembra salire dalla buca verso il cielo come quello di Ratisbona dal Danubio.
La compagnia è buona, purtroppo Loge non ha voce e Wotan non è la classica lezione di canto a cui ci aveva abituato Volle, ma Olafur/Alberich domina la scena, Wotan l’oscuro.
La regia è un ritorno al mito, un po’ statica ma non disturba.
I momenti più potenti, la Maledizione, la Schiavitù, il Walhalla, la Spada, sono travolgenti. Più fragili gli attimi lirici, dove comunque la violinista di spalla si difende bene.
Ero sopra la buca e posso dire che il tuono era costituito da due suoni distinti: i timpani di fronte a me e il tuono vero e proprio che proveniva dal palcoscenico.
Alla fine tutti in marcia sull’Arcobaleno per un Walhalla che sembra salire dalla buca verso il cielo come quello di Ratisbona dal Danubio.
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
A parte noto che il disagio in galleria sta diventando sempre più potente. Bagni sporchi prima dell’inizio, locandine neanche appese, e a due posti da me un tizio che russava da sveglio, probabilmente afflitto da problemi ai turbinati che coprivano i piani e i pianissimi per chi gli stava vicino.
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Re: Rheingold alla Scala, bye bye Thielemann arrivano Simone Young e Soddy
Ahahah mamma mia, mi fai troppo scompisciare dal ridere quando scrivi.albertoemme ha scritto: ↑10 nov 2024 17:56Come manca Wotan? Sarà andato via cinque minuti per fare la pipì.-