Esce, per i tipi di Olschki, un interessante volume, intitolato La musique d’Eglise et ses cadres de création dans la France de l’Ancien Régime per la curatela di Cécile Davy-Rigaux, contenente una serie di scritti presentati durante due giornate di studi, tenutesi nel Dicembre 2012, sotto l’egida del progetto Muséfrem.
Il volume offre un’ampia prospettiva sulla pratica musicale in Francia prima della rivoluzione: i dodici saggi (di cui uno inglese, gli altri in francese) coprono vari e disparati argomenti, spaziando dalla pratica organistica per la messa all’esplorazione dei mottetti di Marc-Antoine Charpentier, dalle nuove forme musicali del diciassettesimo secolo alle messe polifoniche nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi.
Personalmente ho molto apprezzato il bel saggio di Graham Sadler The dramatic motets of Marc-Antoine Charpentier. A “foyer d’italianisme” in the liturgical context che esamina gli influssi italiani nelle composizioni del francese, in particolar modo di Cavalli, Carissimi e Zipoli.
Il volume si presenta nella solita bellissima veste editoriale che contraddistingue le pubblicazioni di Olschki.
Edoardo Saccenti