Andrea Caracciolo, in arte Kabo, è il vincitore della seconda edizione di Verdi Rap, il concorso ideato da Cristina Bersanelli per unire musica hip hop e opera lirica, che nella finale disputatasi lunedì 15 ottobre 2018 al Ridotto del Teatro Regio di Parma nell’ambito di Verdi Off ha raccolto un pubblico entusiasta e partecipe che ha gremito la sala.
Il rapper ventottenne di Legnano ha convinto la giuria superando gli undici altri finalisti con il brano E che gelo sia, al secondo posto il parmigiano Dentro con la canzone Fazzoletto e al terzo El Diamantik! con Otello & Desdemona.
A Kabo dunque il primo premio di € 1500 e la realizzazione di un videoclip con la regia di Antonino Amoroso e agli altri due artisti i premi da € 1000 e € 500 assegnati dalla giuria composta dai rapper Mastafive, Mad Dopa, Dank, dal critico musicale Alessandro Cammarano e da Giordano Manfredi, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Ascom Parma.
I rapper finalisti, si sono esibiti dal vivo sfidandosi su brani originali da loro composti ispirati a Otello di Giuseppe Verdi.
Presente solo in video, in quanto ristretto nell' istituto penale minorile di Milano, El Diamantik!. IL suo brano è stato realizzato grazie agli organi direttivi dell'istituto e dall'associazione Suoni Sonori 232, realtà che dal 2000 realizza laboratori di musica nel carcere milanese e che, attraverso i profili social, fa conoscere il lavoro quotidiano con i ragazzi reclusi. Ha ritirato per lui il terzo premio il suo educatore Fabrizio Bruno, in arte Otis from Rigor Monkeez, già vincitore della scorsa edizione.
L’esibizione dei rapper è stata accompagnata dai ballerini hip hop della scuola di danza CID, Accademia Danza e Spettacolo, con le coreografie di Martina Mascitti, e dal DJ set di L’ikeet.
Qualcuno dei giovani autori ha scelto di dimostrare l'universalità dei temi forti di Otello costruendo racconti di attualità come il vincitore Kabo (E che gelo sia) che ha raccontato la storia finita male di Viola, Paolo e Marco o Cenzì con il suo Il fornaio e la casalinga.
Altri hanno raccontato la trama dell'opera come Semantico (O come Otello) o si sono immedesimati in un personaggio.
Yan Ciz, con la sua Gli occhi di Jago ha riscritto il Credo boitiano, stessa ispirazione per Tom Giez con la sua composizione Credo in un dio crudele.
Omega Storie con Leon di Venezia ha focalizzato l'attenzione sul fazzoletto di Desdemona, risultando anche molto efficace dal punto di vista scenico.
D Lei, una delle due donne arrivate in finale, ha dato invece voce a Desdemona con un testo sulla violenza contro le donne bellissimo, crudo e molto toccante.
Si ispira a Desdemona anche Dado Sola (DesDemoni) che riscrive e recita, in ginocchio, una durissima Ave Maria.
Ombra con Dumb Otello ha percorso la vicenda a posteriori mettendosi nei panni di Otello che rivede con amara lucidità il suo delitto.
Anche Dentro con Fazzoletto ha dato voce a Otello, così come ha fatto El Diamantik! (Otello & Desdemona) il cui pezzo è percorso da un estraniante tema melodico incalzato da una ritmica inesorabile come il destino.
Millo, la seconda delle donne ammesse alla finale, con Sentimenti al sapore di veleno racconta infine le tremende conseguenze che può provocare le gelosia.
L'appuntamente è per il prossimo anno con la terza edizione del concorso per la quale gli i rappers dovranno ispirarsi a Rigoletto.
Patrizia Monteverdi