Minacciato da un incombente temporale, si è svolto ieri sera l’VIII Festival di Arie d’Opera a Moneglia (GE) all’interno della Chiesa di S.Giorgio (sec.XIV) .
In questo suggestivo contesto, turisti e non, sono riusciti a godere di un paio d’ore di musica ottimamente eseguita, anche quest'anno realizzata con il patrocinio del Comune di Moneglia il quale, come ha spiegato il sindaco Dr. Claudio Magro , ha preferito utilizzare gli scarsi fondi economici a disposizione puntando appunto sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
Tutta la serata è stata caratterizzata dall’ottima prestazione del coro Collegium Vocale Monilia diretto dal bravo M° Fabrizio Ghiglione che si dedica a questa attività da ben 25 anni. Il coro ha cantato con partecipazione l’intero programma che spaziava da Bellini, Donizetti e Verdi fino allo splendido coro dal’”Iris” di P. Mascagni, “Inno al sole”. Soprattutto nell'esecuzione mascagnana il coro ha dato dimostrazione di saper superare la difficile e impervia partitura in modo assolutamente dignitoso. I cori verdiani sono stati ben eseguiti, anche grazie alle condivisibili agogiche e i giusti colori pretesi da Ghiglione. Particolare menzione per la sessione tenorile del coro che vanta un paio di voci che non passano inosservate.
Le esecuzioni corali hanno fatto da cornice a numerosi interventi di alcuni solisti: il soprano Gianna Queni , il mezzosoprano Daniela Valdenassi, il tenore Luca Tamani e il baritono Bruno Pestarino.
Tutti i solisti hanno cantato con reale partecipazione le loro arie.
Gianna Queni ha dimostrato di possedere un bel timbro da soprano lirico puro dando il meglio di se in ”Addio del passato” eseguito con intensa emozione.
Daniela Valdenassi, dal bel colore vocale caratterizzato da una certa morbidezza nell’emissione ma non di particolare volume, ha colpito maggiormente per il suo intenso “Mon coeur s’ouvre à ta voix” dal Sansone e Dalila.
Bruno Pestarino si è esibito, oltre che in un repertorio prettamente baritonale (bellissima la sua esecuzione di “Wie Todesahnung - Oh du, mein Abendstern” dal Tannhäuser di Wagner) anche in alcuni ruoli da basso come Oroveso (Norma) e Raimondo (Lucia di Lammermoor) affrontandoli tutti egregiamente.
Il tenore Luca Tamani possiede un bel colore da tenore lirico con buon potenziale: peccato per la difficoltà dimostrata (almeno in questa serata) ad affrontare la zona acuta dello spartito. Simpatico il suo intervento in “Rataplan” dalla Forza del Destino, evidenziandosi come tamburino provetto e di sicura musicalità.
Come si suol dire “last but not least” il fondamentale apporto alla serata del pianista Andrea Vulpani che ha assecondato ottimamente i solisti e il coro nel loro vasto repertorio, suonando tutto in modo egregio.
Nella piccola Chiesa di San Giorgio di Moneglia anche ieri sera è entrato un pezzetto di cultura molto apprezzato dal pubblico presente che gremiva la chiesa, occupando anche il sagrato esterno. Al termine del concerto numerosi e calorosi applausi sono stati rivolti a tutti gli artisti.
Susanna Toffaloni