Non ci giro attorno: il premiatissimo Cuarteto Casals non mi ha entusiasmato. A fronte di un programma con tre capolavori del repertorio da camera (il quartetto n.1 per piano e archi di Mozart, il quartetto n.11 di Beethoven, il quintetto per piano e archi di Schumann), hanno dato mostra di un suono poco espressivo, povero di smalto, che non cambia realmente a seconda del compositore né dell’anima della musica. Non direi che suonino male; hanno infatti stile, pulizia e umiltà. Avrei preferito rispettivamente gusto, scavo e personalità.
Lonquich al piano mi ha convinto di più, a partire da un tocco argenteo ideale in Mozart in barba ai fondamentalismi filologici, e poi un calore tendente al ramato in Schumann.
Cuarteto Casals e Lonquich a Santa Cecilia - Mozart, Beethoven, Schumann
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- Iscritto il: 21 gen 2018 14:19